di Ciro A. R. Abilitato
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Nuvole azzurre nel cielo striato;
Riflessi d’incendio sopra la terra.
Onde nascenti si fondono nel mare
Con gli ambrati colori della mistica sera.
Isole in alto di vapore turchino
Nella vasta distesa galleggiano.
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Ogni sera l’alto etere si mescola
Col mobile oceano solcato da ombre.
Impassibili nei campi si stendono le erbe
Tra bassi muri e rustiche dimore contro il sole inclinato.
I boschi sognanti dalle pendici dei monti
Il giorno salutano che dolcemente declina.
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Nell’ultimo anelito dell’astro di fiamma,
Si assopiscono i frutteti e i giardini d’Oriente.
Si cancellano i campi, le valli, gli aspri dirupi, e con essi
Si estinguono i deserti assolati. Alture e promontori
Spariscono. Ogni confine è così via via annullato,
e ogni cosa che non sia luce nel denso nulla ammutolisce.
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Mentre nell’alto spazio, uno ad uno,
Come piccole lanterne gli astri si accendono,
E qua e là le amiche collellazioni si dispongono a formare,
villaggi e città cominciano tutt’intorno a brillare.
Pensieri nascosti inseguono all’imbrunire il pellegrino,
Mentre una preghiera nel suo cuore incantato si fa breccia.
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Quando la luna finalmente il suo pallido disco
Mostrerà, tu ne sarai rapito. Non uscire allora all’aperto,
Non sostare alla finestra, non immergerti nei raggi d’argento.
Magica, lo so, è la notte popolata di sogni e di stelle,
Ma in un cuore spezzato, il vino spesso in lacrime
Si muta, e i sogni in grevi sospiri di molti rimpianti si esalano.
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In te, sorella sera, ciascuno confida. Sii dunque dolce
Nel tuo lento discendere. Nel tuo manto di diecimila segreti
Intessuto, la terra dalle opere del giorno fiaccata ristora,
E le nostre speranze e le nostre promesse nel tuo grembo
Misterioso custodisci. E tu luna, e voi stelle, specchio sincero
Del nostro sentire, siate d’ogni cosa testimoni sicure.