La Bretagna è comunemente suddivisa in una parte costiera, chiamata in bretone Armor ‘la terra sul mare’, e in una parte interna denominata Argoat, in bretone ‘la terra dei boschi’.
Il clima è notevolmente influenzato dall’oceano Atlantico, dai venti che spirano da occidente e dalle perturbazioni provenienti dall’Artico e dal nord America: le precipitazioni sono abbondanti, il clima è mite e caratterizzato da un elevato tasso di umidità.
Le lingue parlate sono il francese e il bretone. Dall’antica divisione politica (contea di Leon, a nord, e regno, poi contea, di Cornovaglia, a sud) deriva la suddivisione dei dialetti parlati. Le due aree linguistiche sono: ad ovest la Bretagna inferiore (Basse-Bretagne o Breizh Izel), chiamata anche Bretagne Tonnant (Bretagna Tonante) per il suono della lingua bretone (Finistère, parte ovest del Morbihan, parte ovest delle Côtes-d’Armor e l’estremita ovest della Loire-Atlantique) ove si parla la lingua bretone, apparentata al gallese e al cornico, e ad est la Bretagna superiore, Haute-Bretagne o Breizh Uhel (Ille-et-Vilaine, Loire-Atlantique, parte est del Morbihan e parte est delle Côtes-d’Armor), dove vengono parlati alcuni dialetti neolatini (langue d’oïl) che vanno sotto il nome di ‘gallo’.
Come molte lingue regionali in Francia, e dopo una severissima politica anti-bretone dello stato francese, l’uso del bretone è diminuito moltissimo a vantaggio del francese, soprattutto durante il XX secolo. Fin dalla seconda metà dell’Ottocento il francese aveva superato il bretone, allora lingua principale della Bretagna occidentale per numero di parlanti, ma il bretone si è “risvegliato” negli anni ’70 dello scorso secolo, grazie anche all’istituzione di scuole bilingui, mentre i difensori del gallo hanno cominciato a farsi sentire intorno al 1990. Attualmente sono circa 200 mila le persone che parlano la lingua bretone.
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La Festa internazionale marittima e del mare di Brest dal 13 al 19 luglio 2012 (cadenza quadriennale)
Les Tonnerres de Brest (I Tuoni di Brest)
Per numerosi secoli un colpo di cannone ha risuonato nel porto tutte le mattine all’apertura e tutte le sere alla chiusura, da cui l’espressione popolare ‘les tonnerres de Brest’, ‘i tuoni di Brest’, nome con cui si indicano anche le imbarcazioni a vela che, armate anticamente di cannoni, sorvegliavano la costa e la città.
Les fêtes maritimes, de Brest 2008 aux Tonnerres de Brest 2012
Les Tonnerres de Brest
Les Tonnerres de Brest 2012: le programme de la fête.
I Tuoni di Brest 2012: il programma della festa.
Brest è una città portuale della costa nord-occidentale della Francia, una delle più popolose della Bretagna. Appartiene al dipartimento amministrativo del Finistère, nome che deriva dal latino Finis Terrae ‘Confine della Terra’, in bretone Penn-ar-Bed, che letteralmente significa ‘Punta del mondo’. Si trova ben riparata all’interno di una profonda insenatura naturale, ampia 150 km2, che forma la più grande rada d’Europa. Un canale naturale di 1,5 km, denominato Goulet de Brest, mette in comunicazione la Rada di Brest col Mar Celtico, vale a dire con l’oceano Atlantico. Dall’altra parte dell’oceano si trova l’isola di Terranova (ingl. Island of Newfoundland), che è il primo lembo di terra della costa orientale del Canada per chi si sposti dalla Bretagna.
All’interno della rada è insediata la principale base della Marine Nationale, con la sua imponente flotta di sottomarini. La base è nota per essere stata, durante la seconda guerra mondiale, uno dei più importanti ricoveri di U-Boot tedeschi, che furono impiegati con successo per colpire navi militari e basi strategiche, ma soprattutto i convogli che trasportavano uomini, attrezzature e rifornimenti dagli Stati Uniti in Europa. La città dista 52 km da Quimper (Kemper), che è l’antica capitale della Cornovaglia francese e il capoluogo del distretto. Brest è adagiata sulla riva settentrionale dell’omonima rada ed è tagliata in due dal fiume Penfeld, le cui sponde sono unite dal Pont de Recuvrance, inaugurato nel 1954, che con i suoi 87 metri di lunghezza è il ponte levatoio più lungo d’Europa. Numerosi mulini ad acqua costruiti lungo il fiume Penfeld delimitano i confini con il comune di Bohars. Alcuni di essi, come le moulin Beuzit e le moulin Neuf, sono tuttora operativi.
L’aeroporto internazionale di Brest è il più importante della Bretagna, con collegamenti interni ed internazionali di passeggeri e merci. La città ospita industrie cantieristiche, chimiche, elettroniche, alimentari e laniere, è un importante scalo commerciale, con notevole traffico di cereali, vino, legname e petrolio; vi sono inoltre empori, centri nautici, scuole di vela, ed è sede dell’Université de Bretagne Occidentale. La posizione strategica di Brest all’estremità occidentale dell’Europa rende la città punto d’entrata in Francia e nel continente, attraverso il suo porto, che è dotato di moderni impianti, per numerose rotte di collegamento da e verso tutti i porti del mondo; esso serve la più importante area industriale europea soprattutto in campo alimentare. Il 50% del commercio mondiale via mare passa al largo dell’isola d’Ouessant (di fronte a Brest).
Di fondazione romana, Brest fu inclusa nella contea di Lénon dal sec. XI al 1239, anno in cui passò ai conti di Bretagna. Sulle basi della roccaforte romana, nell’XI secolo, durante l’era Carolingia, i Visconti di Léon eressero un castello che nel 1240 fu acquistato, con la città di Brest, da Giovanni I, Duca di Bretagna. Nel 1341, durante la guerra di Successione, Jean de Montfort consegnò il castello agli inglesi. Da allora né il comandante Du Guesclin, nel 1373, né de Clisson, nel 1378, riuscirono a riportare il castello alla Francia, ma nel 1397 il Duca di Bretagna riuscì a ricomprare il castello da Riccardo II d’Inghilterra. Divenuta nel frattempo uno dei più importanti arsenali militari della Francia, durante le guerre di religione Brest fu fatta segno a vari tentativi di occupazione da parte degli Spagnoli (1543 e 1594) e degli Inglesi. Nel 1631, durante il regno di Luigi XIV, il card. di Rechelieu vi fece costruire un porto per la flotta francese, il quale fu ulteriormente attrezzato da Jean Baptiste Colbert, che fondò a Brest la Scuola d’Artiglieria, la Scuola Superiore di Garde-Marine e il Registro Marittimo, ordinando, nel 1664, la costruzione dell’Arsenale. La città è stata fortificata per la prima volta fra il 1680 e il 1689 da Sébastien Le Prestre de Vauban, celebre ingegnere militare, che nel 1694 presentò il primo piano di sviluppo urbano. Nello stesso anno ebbe luogo l’ultima importante battaglia navale, a Camaret, contro la flotta Anglo-Olandese, che subì una pesante sconfitta. Nel corso del XVIII secolo la città conobbe un fiorente sviluppo urbanistico. Nel 1752 venne costruita l’Accademia Navale Reale, nel 1769 l’architetto d’Ajot progettò una spianata (un lungomare-passeggiata) sovrastante la baia. Tra il 1746 e il 1784 l’ingegnere navale Antoine Choquet de Lindu fece apportare modifiche alla struttura dell’arsenale e costruire la prigione di Brest. Il 1° giugno 1794 la squadra navale francese, al comando dell’ammiraglio Villaret-Joyeuse, fu battuta nelle acque antistanti la città dalla forza navale inglese dell’ammiraglio Howe.
A partire dal secondo decennio del 1800, la nascente industrializzazione diede nuova linfa alla città, favorendo l’ammodernamento edilizio e la costruzione di scuole di specializzazione. Negli anni successivi la città conobbe un notevole sviluppo economico e demografico: nel 1861 fu costruito un ponte fra Brest e la vicina località di Recouvrance; nel 1865 fu inaugurata la linea ferroviaria Parigi-Brest e fu costruito un porto commerciale in corrispondenza del fiume Penfeld. All’inizio del XX secolo, sulla spinta della crescente industrializzazione, l’attività dei sindacati si ampliò e si consolidò a tal punto che Brest ricevette il soprannome di Città Rossa. Durante il primo conflitto mondiale la città è stata uno dei principali siti di sbarco delle truppe americane in Francia. Per la sua importanza militare e la posizione strategica, durante la II guerra mondiale fu occupata dai Tedeschi, che vi impiantarono una delle basi più attrezzate ed efficienti per i loro sommergibili atlantici. Per questa ragione gli Angloamericani la colpirono duramente con massicci bombardamenti aerei, distruggendola quasi completamente. Il 20 settembre 1944, dopo lo sbarco in Normandia, la 1a Armata Statunitense conquistò la città, tenacemente e lungamente difesa dai Tedeschi. Alla fine del conflitto, Brest era completamente in rovina, solo alcuni edifici medioevali erano stati risparmiati dai bombardamenti, ma tutto venne in breve tempo ricostruito. Il monumento più importante è le Château de Brest (secc. VI-X), oggi sede del Musée national de la Marine, che sorge sull’area dell’antico Castrum, la fortezza romana costruita nel III secolo sull’ampio sperone di roccia che si protende nel mare all’interno dell’estuario del fiume Penfeld.
Brest 2012 – Festival été en Bretagne
Brest 2012 – Il Festival è in Bretagna
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42° Festival interceltique de Lorient dal 3 al 12 agosto 2012 (cadenza annuale)
7 Août 2011 – La Grande Parade du Festival Interceltique de Lorient
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Ogni estate, circa 700.000 persone d’ogni ceto sociale esplorano gli antichi territori celtici per il Festival Interceltique. Dalla Galizia alla Scozia all’Irlanda, il meglio della musica celtica arriva in Bretagna per iniziative all’insegna della festa e del buonumore.
Ogni anno lo spettacolo si ripete! Fin dal lontano 1971, tutti i mesi di agosto viene organizzato questo festival in un tripudio generale di bagadou. La bombarda risuona costantemente per la gioia dei presenti. Più di 700.000 persone arrivano per seguire la grande sfilata delle nazioni celtiche, per vivere la notte interceltica allo stadio Moustoir o quella del porto. Con la pioggia o senza, i pibroch (piobaireachd, i suonatori di cornamusa scozzese) e le gaïtas (le cornamuse spagnole) creano un’atmosfera di gaia allegria. Circa 200 spettacoli e 5.000 artisti in programma. Nonostante i suoi quarant’anni, il festival di Lorient è ancora giovane nella sua atmosfera festosa.
Le Triomphe des sonneurs Festival Cornouaille Quimper
Pibroch
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