di Ciro A. R. Abilitato
.
.
Dolce l’ora nella notte
estiva trascorre.
Pacato indugia nella trama
del suo manto il tempo.
Sotto la mistica luna
io rimango ad ascoltare.
.
Quando sulle valli brune e opache
tutto è spirito e incanto;
quando sulle vette spettrali dei monti,
sui boschi silenti
e sui laghi sognanti,
più stanca la luce dell’astro
notturno s’adagia,
e al suo chiarore
gli antichi spiriti della terra
per la languida distesa marina
escono a danzare, ogni cosa,
al frangersi cadenzato del flutto,
di te reca il profumo, e d’amore
la mia mente s’inebria.
.
Un crimine sarebbe,
adesso che Natura dorme e muto
se ne sta il firmamento a guardare,
questo silenzio violare,
se pure con dita leggere le corde
d’un liuto volessi sfiorare.
.
In quest’ora solenne
della notte misteriosa
e senza tempo, lieve
come un soffio di profumi
fragrante, la voce di chi t’ama,
d’aromi ricolma da molti giardini
raccolti, sommessa fluttuerà
lungo la scia dei raggi d’argento,
così che tu, appena ridesta,
le mie parole crederai aver udito,
come un sospiro o un palpito
o una melodia lontana,
nel ricordo ancora rugiadoso
del tuo sogno appena dileguato.
.
.